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Zucchero per chetogenica i migliori prodotti

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Se hai intrapreso da poco un percorso dietologico allo scopo di perdere peso con una dieta chetogenica, ti stai probabilmente trovando davanti a tante rinunce che rendono più difficile il tuo cammino che, però, è pieno di benefici se portato a conclusione nei modi giusti. In tal senso, quando si intraprende un percorso dietologico la cosa più difficile, oltre a tenere a freno la gola se presente, è sicuramente il dover cambiare le proprie abitudini alimentari: se sei stato sempre abituato a consumare dello zucchero, la rinuncia a questo ingrediente è un ostacolo difficile da superare.

Probabilmente non lo sai ma lo zucchero è un carboidrato e, come tale, è uno degli ingredienti proibiti della dieta chetogenica. Fare a meno dello zucchero può significare cambiare radicalmente le proprie abitudini: se consumi caffè, ad esempio, berlo amaro può in qualche modo infastidirti e renderti più difficile questo momento di piacere, una situazione da evitare per consentirti di affrontare la dieta chetogenica nel miglior modo possibile.

Fortunatamente, esistono alcuni zuccheri adatti alla chetogenica, chiamati dolcificanti, e che visto il loro minor apporto di carboidrati possono essere consumati tranquillamente senza soffrire i sensi di colpa. Di seguito ti elencherò alcuni dei migliori dolcificanti naturali che, per via del diverso modo in cui vengono metabolizzati, possono essere assunti senza problemi durante un percorso cheto.

Migliori dolcificanti migliori per la dieta chetogenica?

Sul podio dei migliori 3 dolcificanti si trovano, sicuramente, Eritritolo, Stevia e Sucralosio, ma ce ne sono anche altri come lo xilitolo, lo sciroppo di Yakon e il Monk Fruit.

Ognuno di questi è derivato da una piante e ha, comunque, effetti molto benefici per l’organismo in quanto non ha subito particolari trattamenti chimici o di raffinamento, tale per cui la sua assunzione può essere fatta senza problemi, a patto naturalmente che il motivo per cui si sia intrapreso questo percorso è quello di curare il diabete con la dieta chetogenica.

Di seguito ti illustrerò uno per uno tutti i dolcificanti naturali e i loro pro, in modo che tu possa sapere tutto il possibile quando deciderai di comprare dolcificante naturale online.

Dolcificante naturale Stevia

Questo dolcificante può essere assunto senza interrompere al chetosi visto il basso apporto di carboidrati. Dal punto di vista naturale, la Stevia è derivato dalla stevia rebaudiana Bertoni, una piante che produce delle foglie da cui si ricava appunto questa granella zuccherosa. Da un punto di vista gastronomico, la stevia è 300 volte più dolce dello zucchero e per questo motivo, una tale quantità può essere sostituita da 2 grammi di stevia per ottenere lo stesso effetto.

A seconda dei vari produttori, quando cercherai di acquistare online la Stevia, potrai trovarla sia sotto forma liquida che in polvere, adattandosi bene anche per fare dei dolci senza zucchero o altre ricette particolari che non potresti altrimenti consumare durante la tua dieta chetogenica. Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato che questo dolcificante riduce la presenza di glucosio nel sangue

Dolcificante senza carboidrati eritritolo

Con l’eritritolo è possibile dolcificare come lo zucchero senza un grande apporto calorico. La sua estrazione avviene principalmente da frutta o piante e per via della sua elevata tolleranza durante la digestione può essere assunto anche da persone che hanno problemi con il diabete. Il livello di dolcezza è praticamente simile a quello dello zucchero e, per quanto riguarda gli effetti sul corpo, ha caratteristiche molto simili a quello della stevia.

Da un punto di vista calorico, l’apporto al corpo umano di assunzione di eritritolo è pari a poco meno di 0,2 calorie per ogni grammo, rendendolo di fatto un dolcificante che devi utilizzare in pochissime quantità per avere un effetto molto buono, come quello a cui eri abituato.

Dolcificante ipocalorico sucralosio

Ricavato dal saccarosio, il sucralosio è un dolcificante 600 volte più dolce dello zucchero e che può essere aggiunto sia a cibi che a bevande grazie alla sua totale assenza di calorie, in quanto queste vengono completamente metabolizzate dal corpo una volta che raggiungono lo stomaco.

La sua dolcezza e la sua assenza di calorie lo rendono perfetto per chi vuole dello zucchero per diabetici in quanto non altera in alcun modo l’insulina. Il nome commerciale del sucraosio è Spelnda, a cui a volte sono aggiunti anche maltodestrina e destrosio, anch’essi alimenti a basso contenuto calorico.

Xilitolo dolcificante

Lo xilitolo è un altro dolcificante naturale ipocalorico adatto per la dieta chetogenica, fortemente consigliato per coloro che hanno una scarsa tolleranza al glucosio e che quindi aiuta a tenere baso il diabete. Probabilmente hai già sentito questo nome in quanto è uno degli zuccheri naturali più utilizzati per creare caramelle o gomme da masticare.

Da un punto di vista della dolcezza, lo xilitolo ha lo stesso livello di quello dello zucchero e pertanto può essere utilizzato nelle stesse quantità senza però portare un numero di carboidrati simile.

Sciroppo di Yakon, dolcificante ipocalorico

Questo zucchero che si estrae da una pianta dal nome analogo coltivata in Sud America ha un apporto di carboidrati pari a 15 grammi per cucchiaio e, pertanto, può essere utilizzato con moderazione durante una dieta chetogenica come sostituto dello zucchero.

Da un punto di vista commerciale, lo sciroppo di Yakon è venduto sotto forma di melassa e per tale motivo è consigliabile utilizzarlo solamente in bevande come tè o tisane, evitandone la cottura ad alte temperature.

Dolcificante Monk Fruit

Infine, il dolcificante naturale Monk Fruit è un prodotto asiatico che ha un ricco apporto nutrizionale, con una dolcezza che può superare di 300 volte lo zucchero raffinato tradizionale, ma che contiene al suo interno pochissimi carboidrati e altrettante calorie.

Da un punto di vista salutistico, il dolcificante naturale Monk Fruit può essere utilizzato anche da chi ha problemi con la glicemia in quanto non influisce direttamente sul livello di zuccheri nel sangue visto che viene metabolizzato molto presto dall’instestino al momento dell’ingestione.

Fonti per la stesura

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11924770/)

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